Dopo le nostre numerosissime segnalazioni sulla necessità di uniformare sul territorio e tra uffici, reparti ed istituti d’istruzione le regole per la trascrizione matricolare dei titoli valutabili in sede di scrutinio e di concorso, da ultimo quella relativa al caso eclatante di Catania, con la nota n, 555/RS/01/67/2/2327 odierna il Dipartimento della pubblica sicurezza ha comunicato che, anche in riferimento al concorso interno in atto per 2842 posti di vice ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, indetto con decreto 2 novembre 2017, di avere al vaglio approfondimenti in merito alle disparità di trattamento anche per attualizzare la circolare n. 333-A/9806.D.I del 18 novembre 2008.
Apprendiamo con soddisfazione l’accoglimento delle nostre richieste attraverso questa manifestazione d’intenti, che dovrà dispiegare i suoi effetti in tempi brevissimi e che potrà realizzarsi in pieno solo quando verrà finalmente realizzato l’ormai mitologico Foglio matricolare elettronico, che tutte le organizzazioni complesse come la nostra hanno da tempo e che richiede investimenti sul famoso Cenaps: la forza di ogni “esercito” si basa sulla logistica, investire in questo settore è assolutamente prioritario, ci rendiamo conto del fatto che i problemi sono tanti ma speriamo che questo nostro ennesimo appello non cada ancora nel vuoto e si proceda immediatamente con interventi radicali anziché i soliti pannicelli caldi.
Solo con l’uso appropriato e massivo delle tecnologie attuali sarà possibile superare una vera e propria “cultura amanuense”, dove su antiche pergamene polverose la penna d’oca segue le idee di ciascun monaco, sovente discostandosi dalle indicazioni dell'”Abate del Convento” provinciale o del “Priore dell’Ordine” nazionale, se non addirittura quelle della “Bibbia” che sta sopra di tutto e di tutti, facendo sì che le questioni debbano alla fine essere portate – e quando accade è una sconfitta per tutti – innanzi alla “Santa Inquisizione”.
Roma, 27 luglio 2018