Scarica la sentenza del Tar Lazio
Prot. n. 908/FN/20
Al Signor Direttore centrale per le risorse umane
Dirigente generale di pubblica sicurezza Giuseppe Scandone
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza R o m a
e, p.c.:
Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza
R o m a
Oggetto: concorso 501 vice ispettori, sentenza Tar Lazio.
– Sollecito promuovimento idonee iniziative legislative.
Signor Direttore,
come certamente noto è stata pubblicata questa mattina l’odierna sentenza n. 6850/2020, mediante la quale il Tar del Lazio – Sezione prima-quater, con riferimento al concorso a 501 posti da vice ispettore, ribandendo che è un «principio del nostro ordinamento giuridico la regola per cui la disciplina dei pubblici concorsi non può essere modificata allorquando il concorso sia già in itinere», giacché «il bando costituisce la lex specialis del pubblico concorso, da interpretare in termini strettamente letterali … senza alcun margine di discrezionalità», ne ha annullato la graduatoria per aver escluso dalla valutazione i titoli di cultura.
In considerazione di altri recenti specifici precedenti appare inverosimile che il Consiglio di Stato possa poi discostarsi dalle valutazioni del Tar capitolino e, se non ci sarà un intervento, non pochi colleghi, che rivestono ormai da mesi la qualifica di vice ispettori o sono rientrati nel recente scorrimento parziale, potrebbero tornare indietro, alla qualifica precedentemente posseduta. Questa è un’ipotesi che il Sindacato non può accettare. Pertanto, come avevamo de tempo proposto, ribadendolo nella riunione con il Sig. Capo della Polizia del 14 maggio scorso e con lei il 17 giugno, l’unica soluzione praticabile appare il completo scorrimento della graduatoria del concorso.
Ovviamente si dovrà attingere momentaneamente ai posti destinati ai concorsi esterni, che a causa dell’emergenza Covid-19 non potranno essere coperti in breve, senza intaccare quelli destinati ai concorsi interni. Scorrimento ed attribuzione della stessa decorrenza giuridica per l’immissione nel ruolo degli ispettori di tutti gli idonei eviteranno effetti devastanti per tutti ed è per questo che rinnoviamo l’invito a promuovere urgenti interventi normativi, che potrebbero consistere in uno o più emendamenti ad uno dei tanti decreti-legge in corso di conversione in Parlamento, ferme restando, ovviamente, le altre problematiche oggetto del tavolo di approfondimento in corso.
In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.
Roma, 22 giugno 2020