Mai come quest’anno la liquidazione degli straordinari emergenti che l’Amministrazione ha fatto effettuare in supero rispetto ai limiti individuali aveva patito un ritardo tanto inaccettabile quanto inspiegabile.
Anzi, il tentativo di “spiegazione”, contenuto nella nota dipartimentale n. 555/RS/01/21/3487del 4 settembre scorso, ha addirittura fatto aumentare ulteriormente in tutti i colleghi sia gli interrogativi che il malcontento.
Per giunta nessuna risposta è giunta alle richieste di convocare l’incontro «sui criteri di massima concernenti le modalità di ripartizione del monte ore di lavoro straordinario»previsto «entro il mese di febbraio»dall’Anq.
Nessuno si illuda di poter chiedere alle donne ed agli uomini in divisa di sacrificare così pesantemente le proprie vite private e le esigenze familiari senza vedersi retribuire quanto previsto in tempi ragionevoli e certi.
I colleghi non possono accontentarsi di leggere laconiche comunicazioni burocratiche dove si capisce solo che chi dovrebbe decidere non decide. Come avveniva un tempo: mentre a Roma si discute Sagunto brucia.
Ormai il tempo è scaduto, non si può tergiversare oltre, tra pochi giorni scadrà il termine utile per inserire nel cedolino di ottobre gli arretrati e noi non lasceremo nulla di intentato per far sì che i colleghi ottengano ciò,
perché Equilibrio Sicurezza è Il Sindacato dei Poliziotti.
Roma, 20 settembre 2018