Abbiamo appreso in via ufficiosa che il “veicolo” normativo scelto dal Governo per procedere, come richiesto alla fine dall’unanimità delle organizzazioni sindacali durante l’incontro con il vice premier Salvini del 17 dicembre scorso, allo scorrimento delle graduatorie del concorso 2017 a 1.148 posti totali da allievo agente sarebbe il DDL Atto Senato n. 989, di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135.
Come avevamo già avuto modo di spiegare – infatti – lo strumento normativo indicato dal Ministro dell’interno era la decretazione d’urgenza, non la legge di bilancio e mai abbiamo dubitato della volontà politica di questo Esecutivo sulla necessità di assumere quest’anno molte più delle circa 2.000 unità nei ruoli di base assunte nel corso del 2018: si calcola infatti che quota 3.000 possa essere raggiunta e superata.
Un risultato così importante sarà possibile grazie alla nostra lunga battaglia per convincere il Dipartimento della pubblica sicurezza a non bandire un nuovo, oneroso e lungo concorso pubblico, oltre alla sensibilità dimostrata dal Vertice ed altri verso le nostre argomentazioni: il tutto dovrebbe altresì consentire – domani – la pubblicazione del diario del concorso a 654 posti da allievo agente riservato ai vfp delle Forze armate.
A questi ultimi verranno sommati i 491 idonei non vincitori già partiti per il corso di formazione ed altre circa 1.800-1.900 unità provenienti dagli ulteriori scorrimenti che verranno disposti dall’emendamento: tutti insieme sostituiscono le cessazioni dell’anno prima e aggiungono le assunzioni straordinarie previste per la Polizia nel 2019 dalla manovra approvata nel 2017 (200) e dalla manovra approvata il 30 dicembre (389).
Naturalmente abbiamo fatto sapere al Ministro che per noi ci deve essere scorrimento anche nei confronti dei vfp del concorso 2017, anche perché una sessantina di loro sono già da tempo pronti a partire per il corso anche domani e loro sarebbero i primi a poter occupare una piccola parte dei moltissimi posti nelle scuole della Polizia di Stato che si libereranno nel mese di febbraio, sarebbe dunque assurdo non approfittarne.
Ricordiamo infatti che, una volta assolti gli obblighi di Legge nei confronti della Difesa – che richiede ogni anno il bando di nuovi concorsi che possano assorbire i nuovi vfp – la regola generale è lo scorrimento delle graduatorie e non vi è alcun dubbio che i circa 60 idonei non vincitori dei concorsi 2017 ad essi riservati sono inclusi in una graduatoria vigente e per Legge valida per tre anni dalla sua approvazione.
Ovviamente prosegue anche il nostro impegno per lo scorrimento di tutte le graduatorie perché è questa la strada che, nel soddisfare le legittime aspettative degli interessati, consente altresì allo Stato di riempire i nostri vistosi vuoti negli organici nella maniera più veloce ed economica possibile. Ciò fa sì che, migliorando così le condizioni generali di lavoro, di ciò si avvantaggino tutti i poliziotti, ma anche la stessa comunità, che riceverà un servizi di polizia migliori sia in termini di quantità che di qualità.
Entro la metà della prossima settimana saremo comunque in grado di comunicare il testo dell’emendamento governativo che disporrà lo scorrimento delle graduatorie: nel frattempo abbiamo chiesto ufficialmente al Dipartimento della pubblica sicurezza di dare immediatamente il via a prove di efficienza fisica, visite mediche ed accertamenti psicoattitudinali per gli agenti risultati idonei alla prova scritta, in modo da far sì che questi ragazzi così profondamente motivati siano pronti per essere avviati al corso nel momento in cui si libereranno le scuole, il che, come accennato, avverrà a partire dal mese di febbraio, che ormai è alle porte.
Roma, 3 gennaio 2019