Al Signor Capo della Polizia – Direttore generale della ps
Prefetto Franco Gabrielli
R o m a
e, p.c.:
Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza
R o m a
Oggetto: interventi urgentissimi sull’espletamento, il bando e l’avvio dei corsi di formazione per i concorsi, nonché sulla possibilità di richiamo o permanenza in servizio solo a domanda.
– Sollecito interventi urgenti.
Signor Capo della Polizia,
di seguito ai solleciti precedenti, da ultimo la nota del 24 marzo scorso, sollecitiamo di nuovo la pubblicazione delle graduatorie finali delle procedure ultimate, vale a dire i concorsi a 2.214 posti da vice sovrintendente e quelli a 614 e 501 posti da vice ispettore, con relativo scorrimento totale: l’attesa comporta sensibili danni economici per gli interessati.
Come noto, inoltre, il Senato ha appena approvato la conversione del decreto-legge 18/2020 e c’è ragione di ritenere che presto anche la Camera farà altrettanto, consentendo così l’applicazione delle deroghe provvisorie introdotte proprio per poter portare a termine, durante l’emergenza Covid-19, le procedure concorsuali in atto, in primis il concorso a 263 posti da vice ispettore: anche qui vanno fatti scorrere tutti gli idonei alle prove, come pure va fatta scorrere la graduatoria del concorso a 436 vice commissari e, comunque, vanno bandite, ampliando i posti, tutte le procedure previste, cominciando con il concorso a 1.000 posti da sostituto commissario.
Ma ancora non basta: così come abbiamo numerose volte chiesto sui tavoli del riordino e dei correttivi, va affrontata anche la pregressa difficoltà nell’avere la disponibilità di professionalità che nei prossimi mesi ed anni subiranno un drammatico calo numerico, non rimpiazzabile dai concorsi a causa dalla nota penuria di risorse economiche che, con l’arrivo della crisi connessa all’emergenza, non potrà certo migliorare in tempi ragionevolmente brevi.
Oggi più che mai, quindi, dare la possibilità ai poliziotti interessati di permanere in servizio o di esservi richiamato per un prefissato periodo – solo a domanda e come già accade per i colleghi militari che hanno già raggiunto il limite ordinamentale, che deve rimanere identico a quello attuale – coniugherebbe, a costo zero, le esigenze della Sicurezza del nostro Paese, alleviando le sue difficoltà economiche, con l’esigenza di maturare una pensione un po’ meno misera che hanno i colleghi che riceveranno una pensione computata con il sistema di calcolo misto, superando così – inoltre – una grave sperequazione previdenziale che, nonostante tutto, ancora permane rispetto ai colleghi militari.
In attesa di un cortese ed urgente cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.
Roma, 9 aprile 2020