Prot. n. 1462/FN/20
Roma, 2 settembre 2020
Al Signor Capo della Polizia – Direttore generale della ps
Prefetto Franco Gabrielli R o m a
Oggetto: scorrimento graduatorie concorsi interni a 501 e 614 posti da vice ispettore.
Signor Capo della Polizia,
così come già evidenziato sul tavolo di approfondimento che Le avevamo chiesto nel corso dell’incontro del 14 maggio scorso, riteniamo doveroso cercare di chiudere nel migliore dei modi possibile una stagione concorsuale caratterizzata da numerosi inconvenienti cui, a nostro modo di vedere, si può porre rimedio solo con interventi normativi ad hoc.
Per ciò che attiene il concorso a 501 vice ispettori c’è tra l’altro, come noto, il nodo del computo dei titoli di studio, inizialmente previsto dal bando di concorso, poi escluso e poi reintrodotto dalla Giustizia amministrativa solo per gli iniziali ricorrenti, che sono poi stati seguiti da tutti gli altri aventi diritto: ciò potrebbe portare a “degradare” numerosi colleghi che oggi sono vice ispettori.
Altrettanto inaccettabile sarebbe la prospettiva di non avviare al corso di formazione iniziale i numerosi colleghi che sono stati inclusi nella graduatoria finale del concorso per titoli a 614 posti da vice ispettore e potrebbero oggi esserne esclusi a seguito della sua revisione, imposta dalle moltissime istanze di riesame, non di rado pienamente fondate, che sono pervenute successivamente.
Le chiediamo pertanto di farsi promotore di iniziative legislative tendenti a completare lo scorrimento della graduatoria del concorso a 501 posti da vice ispettore e a far sì che la nuova graduatoria del concorso a 614 posti da vice ispettore includa, oltre a coloro che otterranno di esservi inseriti grazie al riesame, anche tutti coloro i quali sono ora inclusi in quella già pubblicata.
Naturalmente NON dovranno essere intaccati i posti riservati ai concorsi interni che andranno espletati a breve per qualche migliaio di unità, che anzi chiediamo di bandire al più presto possibile, per dare risposta tempestiva alle legittime aspettative di colleghi che aspettano da troppo tempo: bisogna invece attingere temporaneamente a parte dei posti riservati ai concorsi pubblici.
Così facendo non verranno in alcun modo danneggiate le opportunità di nessuno: né quelle dei colleghi interni che aspirano a partecipare ai nuovi concorsi e che giustamente continueranno ad avere a disposizione tutti i posti previsti dalla norma, né quelle di chi aspira a partecipare a concorsi pubblici, che certamente non è possibile bandire per le migliaia di posti teoricamente disponibili.
Naturalmente sarà poi il caso di valutare, nei giusti tempi e ricercando le necessarie risorse, ulteriori iniziative, di ben altra portata, destinate ad affrontare le varie altre questioni ordinamentali che, come abbiamo a suo tempo evidenziato, caratterizzano la Polizia di Stato rispetto al resto del Comparto e cui né il riordino, né i due successivi correttivi hanno ancora dato risposte adeguate.
In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo distinti saluti.