Concorsi interni per ispettore, nessuno sia penalizzato: si aumentino i posti e si cambi il Riordino

ispettori x

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La Corte dei Conti dice al Dipartimento della pubblica sicurezza: il Riordino non prevede la possibilità di valutare i titoli di cultura nei concorsi interni per l’accesso alla qualifica di vice ispettore.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza deve quindi modificare decreti attuativi del Riordino: per il principio della gerarchia delle fonti del diritto un atto amministrativo non può derogare alla legge.

Noi diciamo che bisogna tutelare sia i colleghi penalizzati dagli attuali decreti attuativi che quelli che sarebbero penalizzati dal nuovo testo proposto, perché tutti insieme sono penalizzati dal Riordino.

Un Riordino che prevede per il ruolo ispettori della Polizia di Stato un organico di molto inferiore a quello equiparato dell’Arma dei carabinieri ma, soprattutto, di fatto impossibile raggiungere.

Per raggiungerlo, infatti, nei prossimi sette anni dovremmo assumere tramite concorso pubblico quasi 10.000 ispettori, il che richiederebbe risorse finanziarie che è impensabile chiedere al Paese.

Basti pensare che lo Stato ha già dovuto fare un grosso sforzo per le assunzioni straordinarie di circa 400 agenti in più all’anno e reclutare un agente – si sa –costa meno che assumere un ispettore.

Ma c’è una soluzione a costo zero: destinare – nella fase transitoria – quasi tutti i posti liberi ai concorsi interni, dando così sfogo ai due ruoli sottostanti, indebitamente compressi da decenni.

Si cominci quindi con aumentare i posti messi a bando nei concorsi in atto, facendo scorrere tutte le graduatorie e prendendo tutti gli attuali idonei del concorso per titoli ed esami a 501 posti.

C’è già pronto anche il veicolo normativo ideale, cioè il primo dei decreti legislativi destinati ad apportare integrazioni e correttivi ad un Riordino sbagliato che da sempre abbiamo criticato.

Oltre agli interessati gioverebbe alla funzionalità dell’Amministrazione e quindi ai Cittadini, ma anche a tutti gli altri poliziotti, perché aumenterebbe la retribuzione media della Polizia di Stato.

Gli addetti ai lavori sanno bene – infatti–che una retribuzione media più alta per la Polizia significa maggiori risorse per il Fondo incentivante e quindi per la produttività collettiva di tutti i Poliziotti.

Una soluzione semplice e veloce, che libererebbe anche moltissimi posti nel ruolo sovrintendenti: finalmente una prima risposta anche alle legittime aspettative dei poliziotti dei ruoli di base.

Roma, 27 febbraio 2019