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Prot. n. 590/FN/20
Al Signor Capo della Polizia – Direttore generale della ps
Prefetto Franco Gabrielli
R o m a
e, p.c.:
Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della ps
R o m a
Oggetto: comunicazione della «cessione volontaria di riposi e ferie ad altro dipendente», ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 87, comma 4-bis, decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18.
– Richiesta diposizioni esplicative ed attuative.
Signor Capo della Polizia,
come noto il Parlamento – in sede di conversione del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 mediante legge 24 aprile 2020, n. 27 – ha introdotto l’importantissima norma in oggetto, esplicitamente connessa con l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e che, pertanto, nulla ha a che vedere con la «cessione di riposi e ferie» (cd. “congedo solidale”), già da tempo previsto dall’art. 24, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, per la cui concreta introduzione, nell’ambito dei comparti della contrattazione collettiva nazionale, si rimanda alla contrattazione collettiva. Introduzione da noi peraltro puntualmente richiesta prima sul tavolo del rinnovo del Ccnl per il triennio 2016-2018 – che però, come noto, escluse poi la parte normativa – e, ultimamente, nella riunione di apertura del dialogo finalizzato al rinnovo del Ccnl per il triennio 2019-2021.
Ma qui si tratta infatti di una norma emergenziale che si applica «al fine di fronteggiare le particolari esigenze emergenziali connesse all’epidemia da Covid-19, anche in deroga a quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali vigenti» ai dipendenti di tutte le amministrazioni, i quali «possono cedere, in tutto o in parte, i riposi e le ferie maturati fino al 31 dicembre 2019 ad altro dipendente della medesima amministrazione di appartenenza, senza distinzione tra le diverse categorie di inquadramento o ai diversi profili posseduti», purché la cessione – che deve rispettare i termini temporali previsti per la fruizione delle ferie pregresse, essere a titolo gratuito, non essere sottoposta a condizione o termine e non è revocabile – avvenga in forma scritta, venendo comunicata al dirigente del dipendente cedente e a quello del dipendente ricevente.
Non è pertanto possibile perdere altro tempo perché la norma – che non prevede valutazioni dirigenziali in ordine alla sussistenza delle particolari esigenze di chi intende beneficiare di questo istituto transitorio ed emergenziale – non ha bisogno di disposizioni applicative, mentre ci risulta che svariati dirigenti degli uffici stiano temporeggiando nell’autorizzare la fruizione dei congedi ordinari e dei riposi in base ad essa ceduti, in attesa di una circolare di codesto Dipartimento, la cui emanazione siamo pertanto a sollecitare con la massima urgenza nei termini di cui sopra, al fine di evitare che si verifichino disparità di trattamento e danni per gli appartenenti alla Polizia di Stato.
In attesa di un cortese cenno di riscontro inviamo i più cordiali saluti.
Roma, 5 maggio 2020
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