Al Signor Direttore centrale per le risorse umane
Dirigente generale di pubblica sicurezza Giuseppe Scandone
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza
R o m a
e, p.c.:
Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza
R o m a
Oggetto: elaborazioni stipendiali settembre 2020, problematiche.
– Richiesta di intervento urgentissimo ed incontro.
Signor Direttore,
senz’altro ricorda la nostra nota dell’8 luglio scorso, con la quale ci felicitammo con Lei per essere riuscito a far superare al Tep, al Cenaps e a NoiPA tutti i problemi tecnici che, fino a quel giorno, avevano impedito a codesta Direzione centrale di esaudire la nostra richiesta di informare tempestivamente agenti, assistenti, sovrintendenti, ispettori, commissari (e sindacati) di tutti i conguagli a debito che stavano per subire – soprattutto se interessavano un consistente numero di colleghi – e suggerito altresì esplicitamente agli interessati di produrre presso i reparti che ne gestiscono i stipendi motivate istanze, intese ad ottenere una rateazione più favorevole.
Quella debita informativa, datata 7 luglio 2020, aveva interessato alcune centinaia di dirigenti e deducemmo che, da quel momento in poi, anche per agenti, assistenti, sovrintendenti, ispettori e commissari avremmo registrato la stessa puntualità e disponibilità ma, evidentemente, ci eravamo sbagliati perché abbiamo appreso che, per settembre, è stato previsto l’aggiornamento stipendiale per i frequentatori di tutti e quattro i cicli dell’11° corso vice ispettori – che sono diverse migliaia – e soprattutto che, ancora una volta, questo aggiornamento avverrà in modo tale da generare cospicui debiti a carico dei colleghi perché, oltre a quelli dovuti, riceveranno anche arretrati non dovuti.
Pertanto, come già avvenuto per le promozioni a vice sovrintendente e vice commissario – e da noi puntualmente contestato – verranno inserite sul cedolino del prossimo mese somme a titolo di “differenza a credito per cambio inquadramento” ma – anche – come “differenza a debito”, una somma pari approssimativamente pari al “quinto stipendiale”, cui si aggiungeranno un altro paio di rate, fino a che l’Amministrazione, nel giro di tre mesi, si riprenderà con la mano sinistra quasi tutto ciò che con la destra darà a settembre: neppure Kafka avrebbe saputo fare di meglio e ci sarebbe da ridere se non fosse una cosa seria che, come in passato, non pochi problemi causerà a molti colleghi.
A quanto pare, dunque, non solo nulla è cambiato per quasi tutti i poliziotti nella tempestività delle informazioni e nella disponibilità a rateazioni meno pesanti, con un inaccettabile e stridente contrasto rispetto a quanto verificatosi solo un mese e mezzo orsono, ma dai suoi collaboratori neppure è stata cercata una qualsiasi soluzione alternativa per tentare di evitare la artificiosa creazione di debiti immotivati, che poi generano pesanti disagi ai colleghi interessati ed alle rispettive famiglie: le chiediamo pertanto di intervenire risolutivamente con la massima celerità possibile e di fissare un incontro per avere un confronto che finalmente conduca a soluzioni giuste, adeguate ed omogene.
Distinti saluti.