Al Sig. Ministro dell’interno
Sen. Matteo Salvini
e, p.c.:
Al Sig. Capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza
Pref. Franco Gabrielli
Oggetto: serata “antifascista” in solidarietà con gli indagati per il tentato omicidio del collega Mario Vece.
Signor Ministro,
in data 11 luglio 2018 a Cagliari sono state affisse locandine – pubblicate anche su webe social media, per pubblicizzare una serata, definita antifascista, che dovrebbe tenere il 27 luglio nel capoluogo isolano, in viale Fra Ignazio, recante il seguente testo: «In solidarietà con Ghespe, Paska e Giovanni, accusati di tentato omicidio per l’attentato contro la libreria di Casapound “Il Bargello”, avvenuto in Firenze nella notte di Capodanno 2017. Durante quest’azione è rimasto ferito lo sbirro ficcanaso che cercava di disinnescare l’ordigno, lasciando sul posto una mano ed un occhio. A noi non interessa sapere chi sia stato e continueremo a gioire ogni volta che qualcuno attacca i fascisti, meglio ancora se uno sbirro ci va di mezzo».
In quell’occasione il nostro collega Mario Vece perse infatti la mano sinistra e l’occhio destro per salvare la vita di chiunque – non solo i militanti di Casapound – si sarebbe potuto trovare a passare da quel luogo nel momento in cui era previsto lo scoppio operando con l’identico protocollo che avrebbe adottato se l’ordigno fosse stato collocato in qualsiasi altro luogo, ivi compreso davanti ad un centro sociale antagonista, perché il nostro lavoro è difendere i diritti di tutti, anche coloro i quali commettono reati e mancano di rispetto alle nostre persone ed alle Istituzioni, compresa la Polizia di Stato, cui siamo fieri di appartenere e che siamo orgogliosi di servire con onore.
La solidarietà degli organizzatori agli indagati per l’attentato non è espressa in relazione alla presunzione d’innocenza, ma insieme alla gioia per ogni azione similare attuata nei confronti dei “fascisti” e degli “sbirri ficcanaso” per cui, ancorché gli estremi dell’apologia di reato – per noi da segnalarsi alla competente A.G. – si palesano evidenti pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica connessi all’eventuale svolgimento della manifestazione, che pertanto andrebbe vietata da parte della competente Autorità locale di pubblica sicurezza ovvero con un intervento governativo.
Signor Ministro valuti lei, noi da sempre andiamo in piazza e negli stadi per proteggere tutti, non i tifosi di una squadra o dell’altra, per cui – se così ci sarà ordinato – il 27 luglio andremo anche a Cagliari, in viale Fra Ignazio, a rischiare la nostra incolumità per consentire l’ordinato e pacifico svolgimento di una serata organizzata da persone che, pur definendosi “antifascisti”, dimostrano di non avere alcun ideale democratico, ritenendo legittimo uccidere coloro i quali la pensano diversamente e ben venga se ci lasciamo la pelle per il sol fatto di lavorare per la sicurezza di tutti, nessuno escluso.
Roma, 17 luglio 2018
Il Segretario generale FSP Il Segretario generale ES Il Segretario generale LS
Valter Mazzetti Vincenzo Chianese Pietro Taccogna
La lettera inviata al Ministro dell’interno Matteo Salvini
L’interrogazione parlamentare al Ministro dell’interno dei Deputati De Martini e Zoffili