Al Signor Capo della Polizia – Direttore generale della p.s.
Prefetto Franco Gabrielli
Ministero dell’interno – Dipartimento della p.s.
R o m a
e, p.c.:
Al Signor Direttore dell’Ufficio per le relazioni sindacali
Vice prefetto Maria De Bartolomeis
Ministero dell’interno – Dipartimento della p.s.
R o m a
Oggetto: disposizioni integrative e correttive al d.lgs. 95/2017 – Riordino delle carriere.
– nuovo sollecito convocazione riunione Tavoli tematici di confronto.
Signor Capo della Polizia,
come senz’altro rammenta già lo scorso 27 maggio, richiamando la riunione da Lei personalmente presieduta il 18 aprile precedente alla presenza del Sig. Sottosegretario all’interno – aggiornata “a breve” in considerazione della necessità di giungere all’elaborazione di un testo condiviso entro la fine del mese di giugno – sollecitammo la convocazione in oggetto che, per due dei tavoli previsti, con nota n. 555/RS/01/115/5436 del 5 giugno, venne fissata per il 13 giugno seguente per poi essere rinviata sine die causa – ci venne spiegato – l’impossibilità di qualche sigla sindacale a presenziare nella data fissata da codesto Dipartimento della pubblica sicurezza.
I giorni sono trascorsi e la fine del mese di giugno è ormai imminente: una data va dunque individuata a brevissimo perché, come evidenziato il 27 maggio, il percorso istituzionale che detto testo dovrà affrontare non sarà breve, che il dialogo con le altre Amministrazioni è medio tempore proseguito e che, soprattutto, appare indispensabile smentire voci allarmistiche secondo cui il decreto legislativo con integrazioni e correttivi al riordino slitterebbe all’anno prossimo in attesa di nuovi stanziamenti, il che contrasterebbe con quanto è stato ufficialmente detto a noi ed a tutti gli altri rappresentanti dei poliziotti anche nella sede sopra richiamata.
Ribadiamo ancora una volta che, per il futuro, andranno reperite nuove risorse per il riordino ed il rinnovo contrattuale, fermo restando che, per il primo aspetto, vanno effettuati gli interventi possibili con le risorse disponibili a legislazione vigente rispettando i tempi della delega e che, per il secondo, va quanto meno aperto il tavolo per il rinnovo contrattuale entro il 30 giugno per evitare che i 210 milioni di euro già stanziati a tal fine confluiscano sulle accessorie del Fesi che – notoriamente – non sono utili ai fini dell’indennità di buonuscita e del trattamento previdenziale alla stessa stregua del trattamento economico fisso e continuativo.
In attesa di un cortese cenno di riscontro l’occasione è gradita per inviare distinti saluti.
Roma, 19 giugno 2019