(Prima Pagina News) Giovedì 09 Agosto 2018
Martedì 4 settembre prossimo le Commissioni I – Affari costituzionali e IV – Difesa della Camera dei deputati riunite effettueranno un’audizione informale dei sindacati del personale della Polizia di Stato in relazione allo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, concernente disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia (Atto n. 35), cioè il “riordino” varato l’anno scorso.
A comunicarlo in una nota è Vincenzo Chianese, segretario generale del sindacato Equilibrio Sicurezza – federazione FSP-ES-LS – che prosegue: rivolgiamo quindi un ringraziamento agli onorevoli Giuseppe Brescia, Presidente della I Commissione e Gianluca Rizzo, Presidente della IV per aver accolto la richiesta di audizione informale innanzi alle commissioni riunite inviata da noi il 23 luglio e riteniamo una fortuna il rinvio della data per la concomitanza del voto del “Decreto dignità”.
Inizialmente l’audizione era stata infatti fissata il 2 agosto, a ridosso di quelle dei Cocer di Carabinieri e Finanza, che – prosegue Chianese – avevano espresso forti critiche sul “riordino” da correggere ed anche sull’assenza di correttivi efficaci nel testo in esame, mentre nell’audizione del Dipartimento della pubblica sicurezza, tenutasi il 7 agosto, non sembra essere emersa né la piena consapevolezza delle criticità richiamate, né la chiara volontà di porvi tempestivo rimedio.
Aver potuto ascoltare, prima della nostra audizione, le considerazioni della “nostra” Amministrazione ci aiuterà – chiosa il sindacalista – ad essere ancora più chiari nell’evidenziare che le responsabilità amministrative, civili e penali che si assume un agente di Polizia, che oggi deve essere diplomato, sono incompatibili con la definizione di operatore “esecutivo” e che la carriera aperta dalla base in realtà non è stata realizzata, come ha sottolineato lo stesso relatore.
Chiederemo quindi con forza – conclude il Segretario di ES – che i correttivi da apportare garantiscano fin da subito l’aumento di 4.000 posti nei ruoli intermedi che il “riordino” prevede invece negli anni a venire, in modo da consentire sia ai giovani che agli anziani di poter effettivamente progredire, senza dimenticare che vanno uniformate le decorrenze delle promozioni, recuperate le anzianità pregresse e sanati i demansionamenti per una carriera davvero aperta dalla base.
Roma, 9 agosto 2018